AGEVOLAZIONI | AGEVOLAZIONI FISCALI | AIUTO PER LA CRESCITA ECONOMICA (ACE)
Rinunce dei soci ai crediti – Effetti
Le rinunce dei soci ai crediti vantati verso la società concorrono a formare la base di calcolo dell’ACE, a norma dell’art. 5 co. 2 lett. a) del DM 3.8.2017.
A norma dell’art. 5 co. 5 del decreto, le somme oggetto di rinuncia sono computate nella base ACE dalla data dell’atto di rinuncia. Questa regola non vale limitatamente al 2021 in quanto, per la c.d. “super ACE” (art. 19 del DL 73/2021), gli incrementi di capitale proprio sono assunti per l’intero ammontare, senza ragguaglio ad anno. … CONTINUA»
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 5.9.2022, p. 17 – “Rinunce ai crediti dei soci da formalizzare con cura per allargare la base Ace” – Giommoni – Gavelli
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 5.9.2022, p. 17 – “Solo i valori di natura finanziaria hanno impatto sull’agevolazione” – Giommoni – Gavelli
FISCALE | CONTENZIOSO | PROCESSO TRIBUTARIO | PROCEDIMENTO DINANZI ALLA C.T. PROVINCIALE | FASE ISTRUTTORIA | ONERE DELLA PROVA
Differenza tra prova e motivazione – Novità della L. 130/2022
L’art. 7 co. 5-bis del DLgs. 546/92 sancisce, dal 16.9.2022, che l’Erario deve fornire in giudizio la prova della pretesa e che questa deve essere circostanziata e non contraddittoria.
Ciò riguarda espressamente la prova (dimostrazione della pretesa) concetto diverso dalla motivazione (descrizione della pretesa in fatto e diritto).
Occorre, per salvaguardare la tenuta del sistema e per valorizzare la ratio legis che ha condotto all’introduzione del co. 5-bis, pretendere che la motivazione sia puntuale tanto quant… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Onere della prova a carico del Fisco da contestualizzare” – Cissello
FISCALE | CONTENZIOSO | PROCESSO TRIBUTARIO | PROCEDIMENTO DINANZI ALLA C.T. PROVINCIALE | FASE ISTRUTTORIA | ONERE DELLA PROVA
Frodi contestate al contribuente – Novità della L. 130/2022
In base all’art. 7 co. 5-bis del DLgs. 546/92, l’ente impositore deve fornire in giudizio una puntuale prova dell’evasione, che dovrà essere particolarmente persuasiva in caso di frodi.
Saranno ad avviso dell’Autore irrilevanti le prove a carico di altri soggetti che, ad esempio, hanno acquistato beni o servizi da un fornitore risultato fittizio, salvo nei confronti del contribuente accertato si ravvisino prove dirette e circostanziate.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Il nuovo assetto dell’onere della prova facilita la difesa nell’accusa di frodi carosello” – Cissello
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | IRES | DETERMINAZIONE DEL REDDITO COMPLESSIVO
Principio di derivazione rafforzata – Estensione alle micro imprese – Novità del DL 73/2022 convertito (c.d. DL “Semplificazioni fiscali”)
L’art. 8 co. 1 lett. a) del DL 73/2022 (c.d. “Semplificazioni fiscali”) (che non è stato modificato in sede di conversione in legge) stabilisce, attraverso la modifica dell’art. 83 co. 1 del TUIR, che il principio di derivazione rafforzata si applica, oltre che ai soggetti IAS, anche ai soggetti che redigono il bilancio in base alle disposizioni del codice civile, “diversi dalle micro-imprese … che non hanno optato per la redazione del bilancio in forma ordinaria”.
In sostanza, i soggetti che si qualificano come micro imprese, in quanto non superano i limiti dimensionali di cui all’art. 2435-ter c.c., ma che scelgono di non adottare le semplificazioni per esse previste e di redigere, invece, il bilancio in forma ordinaria, determinano il reddito d’impresa applicando il principio di derivazione rafforzata, per effetto del quale “valgono … i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti dai rispettivi principi contabili”, con il conseguente riconoscimento fiscale della rappresentazione contabile fondata sul principio di prevalenza della sostanza sulla forma.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Micro imprese con bilancio ordinario in derivazione rafforzata” – Latorraca
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | IRES | NORME GENERALI SUL REDDITO D’IMPRESA
Previa imputazione dell’onere a Conto economico – Deroghe – Cessioni di azienda under common control
Secondo l’art. 4 co. 3 del DM 48/2009, per le operazioni di cessione di azienda under common control tra soggetti IAS/IFRS rileva il regime fiscale disposto dal TUIR anche ove dalla rappresentazione in bilancio non emergano i relativi componenti positivi e negativi o attività e passività fiscalmente rilevanti.
Le cessioni di azienda under common control non sono regolate dall’IFRS 3 e la prassi contabile ha elaborato un modello di rappresentazione che si basa sulla continuità di valori. In sostanza, l’acquirente riceve l’azienda acquisita agli stessi valori contabili del dante causa, ovvero ai valori risultanti dal bilancio consolidato, e imputa il maggior costo sostenuto ad una riserva negativa di patrimonio netto, mentre il venditore si comporta in modo simmetrico.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Le cessioni di azienda under common control non sono regolate dall’IFRS 3” – Miele
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | IMPORTAZIONI
Variazione in aumento del prezzo – Modifica della dichiarazione in Dogana presentata – Effetti ai fini IVA
A seguito di un’importazione già avvenuta con i beni sdoganati e presenti sul territorio nazionale, se le parti definiscono un aumento del prezzo pattuito, il fornitore extra UE generalmente emetterà un documento fiscale a carattere “integrativo”.
Per il cessionario nazionale, detto documento è riferibile al documento originario e alla relativa bolletta doganale, poiché facente parte di un’unica operazione economica.
In ragione di ciò, secondo gli Autori, l’IVA derivante dall’incremento del prezzo dell’operazione dovrà essere assolta in Dogana, richiedendo la rettifica della dichiarazione di importazione già presentata, secondo la disciplina di cui all’art. 173 del Regolamento UE n. 952/2013.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Passaggio in Dogana se aumenta il prezzo dell’importazione effettuata” – Greco – La Grutta
FISCALE | RISCOSSIONE | MODELLO F24 | VERSAMENTI UNIFICATI
Versamenti unificati e compensazione tramite modello F24 – Estensione della disciplina – Novità del DL 73/2022 convertito (c.d. DL “Semplificazioni fiscali”)
L’art. 3-bis del DL 73/2022 convertito, inserito in sede di conversione, ha esteso l’ambito di applicazione della disciplina dei versamenti unitari e della compensazione mediante modello F24, di cui all’art. 17 del DLgs. 241/97.
In particolare, si prevede la possibilità di effettuare versamenti unitari di qualsiasi imposta, tassa o contributo, comunque denominati, spettanti allo Stato, agli enti territoriali e agli enti previdenziali, secondo la disciplina dei versamenti e della compensazione mediante il modello F24.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Verso l’estensione a tutti i tributi della disciplina dei versamenti unitari con F24” – Ghio
FISCALE | TRIBUTI LOCALI | ICI
Terreni – Occupazione temporanea d’ugenza – Soggetto passivo d’imposta (Cass. 22.7.2022 n. 22962)
In materia di ICI, con l’ordinanza 22.7.2022 n. 22962, la Corte di Cassazione ha ribadito che i terreni oggetto di occupazione d’urgenza per la realizzazione di una strada extraurbana da parte della Pubblica Amministrazione sono assoggettati al tributo locale.
L’occupazione temporanea, infatti, non priverebbe il proprietario del possesso del bene “fino a quando non intervenga l’ablazione del fondo”; conseguentemente, il possessore rimane soggetto passivo dell’imposta ancorché l’immobile sia detenuto dall’occupante.… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “ICI sui terreni oggetto di occupazione temporanea d’urgenza da parte della P.A.” – Zeni
FUNZIONI GIUDIZIARIE | PROCEDURE CONCORSUALI ANTE DLGS. 14/2019 | FALLIMENTO
Credito per rivalsa IVA – Natura del credito – Privilegio speciale – Beni oggetto di prelazione (Cass. 8 agosto 2022 n. 24426)
Secondo la giurisprudenza di legittimità, il credito di rivalsa IVA può giovarsi del privilegio speciale di cui all’art. 2958 co. 2 c.c. nel caso in cui sussistano beni – che il creditore ha l’onere di indicare in sede di domanda di ammissione al passivo, nel senso previsto dall’art. 93 co. 3 n. 4 del RD 267/42 – su cui esercitare la causa di prelazione.
Ne discende che, ai fini del riconoscimento di tale privilegio speciale, è necessaria la sussistenza del bene oggetto della prelazione al momento della verifica del credito o, quanto meno, la sua individuabilità, così che non possa escludersi la successiva acquisizione all’attivo fallimentare; nel caso in cui, invece, il credito nasca senza un possibile oggetto sul quale far valere il privilegio, deve essere considerato alla stregua di un chirografo, mancando il possibile valore sul quale collocare la causa di prelazione (Cass. nn. 9616/2016, Cass. 7414/2014, Cass. 8222/2011 e Cass 6149/95).… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Privilegio speciale per il credito da rivalsa IVA solo sui beni oggetto di prelazione” – Nicotra
OPERAZIONI STRAORDINARIE | AFFITTO D’AZIENDA | ASPETTI FISCALI | IMPOSIZIONE DIRETTA | QUOTE DI AMMORTAMENTO
Ammortamenti dei beni dell’azienda concessa in affitto (Cass. 13.7.2022 n. 22171)
La Cass. 13.7.2022 n. 22171 ha confermato che, in applicazione dell’art. 102 co. 8 del TUIR:
– qualora le parti non abbiano derogato all’art. 2561 c.c., permanendo in capo all’affittuario l’onere di mantenere in efficienza l’azienda, per le aziende date in affitto le quote di ammortamento dei beni materiali sono deducibili nella determinazione del reddito dell’affittuario;
– qualora, invece, le parti abbiano derogato alle norme dell’art. 2561 c.c., ricadendo in capo al locatore l’onere di mantenere in efficienza l’azienda, l’ammortamento dei beni di quest’ultima può essere effettuato dal locatore e le relative quote annue sono deducibili nella determinazione del reddito d’impresa dello stesso, sempre che quest’ultimo conservi la qualità di im… CONTINUA»
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 5.9.2022, p. 16 – “Ammortamento e affitto d’azienda: la Cassazione traccia i confini” – Mazzocchi
SETTORI PARTICOLARI | ASSOCIAZIONI SPORTIVE
Associazioni e società sportive dilettantistiche – Lavoratori sportivi – Novità dello schema di DLgs. correttivo del DLgs. 36/2021
Lo schema del DLgs. correttivo del DLgs. 36/2021 (approvato dal Consiglio dei Ministri il 7.7.2022) introduce diverse novità riguardanti l’inquadramento dei lavoratori sportivi, con la finalità di rendere economicamente meno oneroso l’impatto della riforma. Tra le novità più significative, si segnalano le seguenti:
– l’abrogazione della parte dell’art. 67 co. 1 lett. m) del TUIR, riguardante le indennità, i rimborsi, i premi e i compensi erogati dagli enti sportivi dilettantistici a fronte delle c.d. “prestazioni sportive dilettantistiche”;… CONTINUA»
Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 5.9.2022 – “Enti sportivi dilettantistici con molte incognite sul costo del lavoro” – Moine – Napolitano
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