DIRITTO PENALE | PENALE TRIBUTARIO | NUOVO SISTEMA PENALE TRIBUTARIO (DLGS. 74/2000) | DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA | DOCUMENTI FALSI
Utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti – Rilevanza ai soli fini IVA (Cass. pen. 17.4.2019 n. 16768)

La Corte di Cassazione, nella sentenza 17.4.2019 n. 16768, ha ribadito che l’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti non integra la fattispecie di cui all’art. 2 del DLgs. 74/2000 ai fini delle imposte dirette: si tratta, infatti, di un costo realmente sostenuto relativo a servizi o beni effettivamente scambiati. La violazione può integrare solo il reato ai fini IVA (Cass. 10394/2010).
L’indicazione di un soggetto diverso da quello che ha effettuato la fornitura non è indifferente ai fini IVA, dal momento che la qualità del venditore può incidere sulla misura dell’aliquota e, conseguentemente, sull’entità dell’imposta che l’acquirente può detrarre.… CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 18.4.2019, p. 21 – “Fatture soggettivamente inesistenti a rilevanza penale ridotta” – Ambrosi – Iorio Livello di importanza 1
DIRITTO PENALE | RESPONSABILITÀ PARAPENALE DELLE PERSONE GIURIDICHE
Infortunio sul lavoro – Interesse o vantaggio dell’ente – Risparmio nei tempi di lavorazione (Cass. pen. 17.4.2019 n. 16598)

La Corte di Cassazione, nella sentenza 17.4.2019 n. 16598, analizza nuovamente la nozione di “interesse o vantaggio” ai fini della responsabilità dell’ente ex DLgs. 231/2001 per i reati in materia di violazione delle norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori (Cass. SS.UU. 38343/2014 e Cass. 2544/2016).
In particolare, i giudici di legittimità si soffermano sul risparmio procurato all’azienda nel caso di mancanza di presidi adeguati, precisando che questo può essere conseguito anche riducendo i tempi di lavorazione e non solo gli investimenti per l’acquisto di strumenti cautelativi o per lo svolgimento di corsi di formazione dei dipendenti.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Il risparmio sui tempi di lavorazione può rilevare per la responsabilità 231” – Artusi Livello di importanza 2
FISCALE | DEFINIZIONE DEI RAPPORTI D’IMPOSTA | CONDONI E SANATORIE | CONDONI E SANATORIE EX DL 119/2018 | DEFINIZIONE DELLE LITI PENDENTI
Scomputo delle somme versate – Dilazione dei ruoli – Modalità di compilazione del modello F24

In sede di compilazione del modello di domanda di definizione, occorre indicare l’importo lordo dovuto, in base alle percentuali dell’art. 6 del DL 119/2018, e, per quantificare quello da versare, sottrarre le somme già pagate ad esempio in ragione della riscossione frazionata, somme, queste ultime, che possono essere oggetto di dilazione dei ruoli ex art. 19 del DPR 602/73.
Nel modello F24, occorre dividere gli importi da pagare, visto che non esiste un unico codice tributo, ma diversi codici in merito a diverse imposte.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Scomputo proporzionale delle somme oggetto di dilazione per definire la lite” – Infranca – Semeraro Livello di importanza 3
FISCALE | IMPOSTE DIRETTE | IRES | CONSOLIDATO | NAZIONALE
Mancata opzione nei termini – Dichiarazione integrativa e remissione in bonis

L’Autore richiama una risposta interpello della DRE Lombardia, secondo la quale, in caso di mancato esercizio tempestivo dell’opzione per aderire al regime del consolidato fiscale nazionale (art. 117 del TUIR), è possibile applicare l’istituto della c.d. remissione in bonis ex art. 2 co. 1 del DL 16/2012.
In sostanza, la consolidata in possesso dei requisiti richiesti, che non abbia esercitato l’opzione nel modello REDDITI 2018, può accedere al regime del consolidato fiscale a partire dal 2018, qualora:… CONTINUA»

Dottrina Il Sole – 24 Ore del 18.4.2019, p. 23 – “Vietata l’opzione per il consolidato in dichiarazione tardiva o integrativa” – Serretti Livello di importanza 1
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | IMPORTAZIONI
Servizi di trasporto relativi a beni in importazione – Regime di non imponibilità IVA – Novità della legge europea 2018

Tra le altre misure, la legge europea 2018, approvata in via definitiva il 16.4.2019, stabilisce che:
– il regime di non imponibilità IVA di cui all’art. 9 co. 1 n. 4-bis del DPR 633/72 si applichi in via generalizzata per i servizi accessori inclusi nel valore in Dogana dei beni in importazione, venendo meno sia la limitazione alle sole “piccole” spedizioni sia il requisito del carattere “non commerciale” delle stesse;
– il regime di non imponibilità IVA di cui all’art. 9 co. 1 nn. 2 e 4 del DPR 633/72 (relativo ai servizi di trasporto e spedizione dei beni in esportazione, in transito o in importazione temporanea, nonché ai servizi di trasporto di beni in importazione) non sia più vincolato all’assoggettamento ad IVA in Dogana dei beni, essendo sufficiente l’inclusione dei corrispettivi nella base imponibile IVA dell’… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Trasporti di beni in importazione non imponibili IVA” – Greco Livello di importanza 2
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | OBBLIGHI DEI CONTRIBUENTI | FATTURAZIONE | FATTURAZIONE ELETTRONICA
Conferimento delle deleghe – Soppressione invio deleghe via PEC da parte degli intermediari (provv. Agenzia delle Entrate 17.4.2019 n. 96618)

Con il provvedimento Agenzia delle Entrate 17.4.2019 n. 96618, è stata definitivamente soppressa, a decorrere dal 31.5.2019, la facoltà trasmettere le deleghe per l’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica mediante la procedura che ne prevedeva l’invio tramite posta elettronica certificata.
Tale procedura era stata introdotta, in via transitoria, al fine di consentire agli intermediari di adeguare i propri sistemi alle modalità di trasmissione telematica “massiva” o “puntuale” dei dati essenziali per il conferimento delle stesse.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Dal 31 maggio soppressa la procedura di invio delle deleghe tramite PEC” – Bilancini Livello di importanza 3
Dottrina Il Sole – 24 Ore del 18.4.2019, p. 23 – “E-fattura, stop alle deleghe via Pec dal 31 maggio” – De Stefani Livello di importanza 1
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | IVA | REGIMI SPECIALI
Regime del margine – Passaggio dal regime del margine analitico al regime forfetario (circ. Agenzia delle Entrate 10.4.2019 n. 9)

I soggetti passivi che adottano il regime del margine per il commercio di beni usati possono optare per l’applicazione del margine analitico con riferimento all’intera attività (C.M. 22.6.95 n. 177).
In dichiarazione, l’opzione è esercitata nel quadro VO del modello IVA relativo all’anno successivo a quello in cui la scelta è stata effettuata e manifestata mediante comportamento concludente.
Il regime prescelto (margine analitico) ha durata sino al compimento del biennio successivo a quello dell’opzione (art. 36 co. 8 del DL 41/95). … CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Il regime del margine si definisce nel quadro VO” – Greco – Rivetti Livello di importanza 3
FISCALE | IMPOSTE INDIRETTE | REGISTRO | BASE IMPONIBILE
Rivalutazione del valore dei terreni – Conferimento del terreno – Effetti sulla base imponibile dell’imposta di registro

Ci si domanda se, in caso di conferimento del terreno rivalutato, il valore di perizia che, ai sensi dell’art. 7 co. 6 della L. 448/2001 deve essere assunto come “valore minimo di riferimento” ai fini della base imponibile delle imposte d’atto, debba essere assunto tale e quale come base imponibile dell’imposta di registro sul conferimento, ovvero possa essere decurtato del valore del mutuo inerente accollato alla conferitaria, come previsto dall’art. 50 del DPR 131/86.
Se, con riferimento alle cessioni immobiliari, infatti, il valore del bene va assunto tale e quale come base imponibile dell’imposta di registro (art. 43 co. 1 lett. a) del DPR 131/86), per i conferimenti, invece, è ammessa la deducibilità, dal valore del bene conferito, delle passività inerenti. … CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Valore minimo del terreno rivalutato in caso di conferimento in società” – Mauro Livello di importanza 3
FISCALE | TRIBUTI LOCALI | IRAP | PRESUPPOSTO OGGETTIVO
Autonoma organizzazione – Attività svolta in strutture organizzative di terzi – Esclusione da IRAP (Cass. 26.3.2019 n. 8413)

Con l’ordinanza 26.3.2019 n. 8413, la Corte di Cassazione ha affermato che non è soggetto ad IRAP il contribuente (nel caso di specie, medico chirurgo) che esercita la propria attività mediante l’utilizzo di quattro sale operatorie, avvalendosi, durante gli interventi chirurgici, di personale che lo coadiuva.
La conclusione della Suprema Corte prende le mosse dalla circostanza che, nel caso di specie, l’organizzazione non fa capo al professionista, operando egli nell’ambito di strutture organizzative di terzi. … CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Non basta la sinergia con la struttura sanitaria perché sia dovuta l’IRAP” – Morrone Livello di importanza 2
FUNZIONI GIUDIZIARIE | PROCEDURE CONCORSUALI
Indicatori della crisi – Budget di cassa – Novità del DLgs. 14/2019

L’art. 13 del DLgs. 14/2019, in vigore dal 15.8.2020, stabilisce che costituiscono indicatori di crisi gli squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore, tenuto conto della data di costituzione e di inizio dell’attività, rilevabili attraverso appositi indici che diano evidenza della sostenibilità dei debiti per almeno i sei mesi successivi e delle prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso o, quando la durata residua dell’esercizio al momento della valutazione è inferiore a sei mesi, per i sei mesi successivi.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Verifica della sostenibilità dei debiti per almeno sei mesi col budget di cassa” – Bava – Devalle Livello di importanza 2
FUNZIONI GIUDIZIARIE | PROCEDURE CONCORSUALI | CONCORDATO PREVENTIVO
Concordato con continuità aziendale – Nomina del liquidatore giudiziale – Novità del DLgs. 14/2019

Ai sensi dell’art. 182 del RD 267/42, se la proposta di concordato preventivo consiste nella cessione dei beni e non dispone diversamente, il Tribunale – in sede di decreto di omologazione – nomina uno o più liquidatori e un comitato di tre o cinque creditori per assistere alla liquidazione, e determina le altre modalità di realizzo dell’attivo della procedura.
In caso di piano concordatario che preveda la prosecuzione dell’attività d’impresa e contemporaneamente la vendita di alcuni beni non più funzionali a tale esercizio, come stabilito dall’art. 186-bis co. 1 del RD 267/42 (c.d. concordato preventivo con continuità aziendale diretta), Trib.… CONTINUA»

Dottrina Il Quotidiano del Commercialista del 18.4.2019 – “Nel concordato con continuità nomina del liquidatore giudiziale controversa” – Bana Livello di importanza 3